Il carcere ha attraversato la mia generazione che negli anni settanta ha vissuto la lotta politica in forme estreme; alcuni compagni di scuola li ho trovati vent’anni dopo ancora in galera, altri vi tornano la notte e gi giorno lavorano all’esterno. (…)
Ero interessato alle relazione tra uomini e ambienti. Col tempo mi sono concentrato o sugli uomini o sugli ambienti. Concutelli si era bruciato la barba per un incidente col fornello del gas e la tagliava dopo anni. Noti alle cronache e anonimi posavano pazientemente. Un amico sardo mi aiutò ma non volle farsi fotografare. Le donne erano molto più calorose e colorate. I trans chiedevano ossessivamente di essere fotografati una seconda volta.