Quando, sul finire del 1995 Marco Delogu mi ha proposto di lavorare con i compositori invitati all’IRCAM, sono stato immediatamente sedotto dalla possibilità che si presentava di evidenziare la fisionomia di un gruppo di soggetti creativi del nostro tempo. Immaginavo che il ritratto potesse rappresentare dei carateri generali, che potesse posarsi leggero come uno sguardo sul luogo occupato da ciascun essere; in breve, che potesse in qualche modo divenire l’archetipo che fa di ogni individuo insieme l’interprete e il rappresentante del gruppo al quale egli appartiene. Eppure questa prima lettura mi sembra oggi, se non aneddotica, di certo non prevalente. Considerando più a fondo il suo lavoro, ho finito per ritrovarmi molto più sensibile a quella dimensione più intima e fragile che abita i suoi ritratti; e ciò che è più importante ai miei occhi è ora, finalmente, la sua volontà di trovare una verità segreta in ogni individuo.
Laurent Bayle
da Marco Delogu Compositori 1997