Il 18 dicembre 2007, l´Assemblea Generale delle Nationi Unite ha approvato la risoluzione per la moratoria sulla pena di morte.
Marco Delogu ha incontrato Shujaa Graham, uno dei venti
“dead men” riconosciuti innocenti e liberati, nel 2006, ex condannati a morte, alla vigilia della giornata mondiale contro la pena di morte, il 30 novembre,
la più grande mobilitazione internazionale realizzata fin ora, che nasce grazie a un iniziativa della Comunita´ di Sant´Egidio.
Da quel giorno, appena puó, fotografa questi uomini scampati a un destino che si dimostra spesso ingiusto anche per le colpe che vengono imputate.
Shujaa Graham, leader del movimento Black Prison nel primo periodo della sua detenzione, è entrato nel braccio della morte nel 1976, dopo essere stato condannato da una giuria di soli bianchi. Rilasciato nel 1981 ha continuato ad impegnarsi per il sostegno della comunità afroamericana delle carceri californiane e contro i metodi brutali della polizia carceraria.
Mario Flores è stato ingiustamente condannato a morte per omicidio dopo essere stato coinvolto in una sanguinosa guerra fra gang di Chicago nel 1984. Dopo una laurea in legge presa in carcere per dimostrare la propria innocenza, è diventato uno dei migliori avvocati nel braccio della morte dell’Illinois. È stato rilasciato nel 2003 in seguito alla moratoria di tutte le esecuzioni in Illinois.
Kerry Max Cook è stato ingiustamente arrestato nel 1977, accusato di un omicidio, e successivamente condannato a morte.
È stato rilasciato dopo 22 anni passati nel braccio della morte, in una condizione di prigionia fra le più atroci, scagionato grazie alla prova del DNA. Tornato libero, Kerry si è dedicato completamente alla lotta contro la pena di morte.