“Qui Delogu fa a meno di questa famosa luce romana, basando le sue due serie di fotografie sulla (…) sua completa assenza. In questo modo, coglie una più sottostante, non scontata e non meno importante luce, emblematica di Roma. La luce del tempo stesso: Roma è la città in cui, più che in qualsiasi altra parte del mondo, la storia si fa sentire in tutta la sua diversità e la sua durata, senza chiudersi in un periodo a scapito degli altri, sia melanconica che distruttiva, ma anche molto suggestiva. Senza descrivere tutto questo, che avrebbe prodotto immagini didascaliche, lo rende invece incredibilmente visibile, o addirittura palpabile, una palpabilità che può nascere solo da una lunga familiarità, nel tremito dei contorni e dei colori (nei paesaggi notturni), nella quasi totale assenza di motivi (di segni sotto un sole nero). Crea immagini che passano sopra questa linea molto sottile, perché sono estremamente concrete e specifiche, ma appaiono anche sul punto di diventare o tornare indistinte.”
Éric de Chassey