(…) il “ritratto di cardinale” è uno dei temi classici dell’arte del Rinascimento. È merito di Delogu introdurre questo tema classico della storia dell’arte nella storia della fotografia. Approfittando di una piega che si è prodotta, e sempre più insistentemente la divarica, nella relazione tra “fotografia” e “verità”. L’istant decisif è forse impossibile in un mondo che sembra essere continuamente, almeno nei timori della nostra immaginazione, sotto l’occhio invisibile della telecamera. La fotografia ritorna così ad essere – come era al momento della sua nascita – preparazione del soggetto e dell’inquadratura: in una parola “messa in posa”. Ma è possibile questo, quando tutti siamo, più o meno consapevolmente, sempre in posa? Ma se questo è il gioco, la fotografia può allora misurarsi con tutto il repertorio accumulato dalla storia dell’arte, “cardinali” compresi.
Renato Nicolini (architetto e creatore dell’Estate Romana) estratto da Marco Delogu «Cardinali», anno 2001
(…) we can say that ‘cardinal’s portraits’ is one of the Renaissance art. Delogu has cleverly introduced this theme, which is a classic of art history, into the history of photography, taking advantage of an ever-widening gap that has opened up in the relationship between ‘photography’ and ‘truth’. The instant decisif might be impossible in a world that seems to be continuously under the invisible eye of the television camera, at least in the fears of our imagination. Photography, then, goes back to being as it was at the moment of its birth – the preparation of the subject and of the surround, in other words ‘the pose’. But is this still possible now that we are all more or less consciously always ‘posing’? if this is the game, then photography can vie with all the repertoire accumulated in art history, ‘cardinals’ included.
Renato Nicolini